top of page

DISCRIMINAZIONI

​

Chi discrimina non sta puntando il dito contro il diverso, ma sta rivolgendo contro di sé l'accusa di non saper vedere oltre il proprio naso.

MODERNI TABU'

​

È del 30 agosto 2014 la notizia che ha destato scalpore relativa al riconoscimento del diritto di adozione a una coppia lesbica da parte del tribunale dei minori di Roma. La coppia, la quale sussiste ormai da dieci anni, si è sposata nel 2003, in Spagna. Sempre nella Penisola Iberica la bimba, partorita da una delle due donne e adottata dalla compagna di questa, era stata concepita mediante procreazione assistita eterologa.

 

La fecondazione omologa preleva spermatozoi dal genitore maschio della coppia stessa. In questo caso, invece, data l’assenza di un partner di sesso maschile, si è ricorso all’inseminazione da parte di un individuo esterno alla coppia, ecco perché si parla di fecondazione eterologa.

 

Perché in Spagna?

Perché la legislazione italiana, arretrata su questo come su altri punti, si vede ancora combattuta sulla legittimità o meno del processo genetico. Arcigay e Arcilesbica hanno visto nella sentenza un primo passo verso l’abbattimento di un tabù ormai anacronistico.

 

Perché anacronistico?

Tanti in passato gli episodi simili: riconoscimento del diritto al divorzio, all’aborto, all’adozione, alle coppie di fatto; ora all’adozione da parte di queste. Chissà perché l’Italia preferisce sempre essere un passo indietro piuttosto che un passo in avanti e quando si tenta di ribaltare la cosa, c’è sempre qualcuno che tenta di frenare e trova grandi consensi. Il finto perbenismo che dovrebbe ricadere su ben altro e non su scelte che vanno a garantire la tutela dei diritti dei bambini ad avere una casa, una famiglia e soprattutto a ricevere amore è in realtà codardia nello stare al passo con i tempi. Certe cose richiedono un’apertura mentale propria solo di chi non è a competizione con i cittadini , ma a loro favore.

 

Dare libertà in questo campo non significa cadere nell’anarchia, ma garantire diritti imprescindibili, quali la parità tra coppie eterosessuali e omosessuali, dalla quale siamo ben lungi da vederne la realizzazione. Anche tra i cittadini però molti sono i nasi che si arricciano quando si parla di certe tematiche che, proprio come dei tabù, non possono essere affrontate davanti ai bambini. Sembra si stia parlando di cose sconce, anomalie, di fronte a cui “non parlo, non vedo , non sento”.

 

Disapprovare l’odio, i rancori, i maltrattamenti di ogni sorta ecc. è sicuramente legittimo, di certo però non si può disapprovare l’amore. Se sincero, nato dal profondo, come può un sentimento essere etichettato come “contro natura”?

 

“Contro natura” sono reati a sfondo sessuale quali violenze fisiche, verbali, pedinamenti, minacce, percosse, stupri, pedofilia, pedopornografia.  “Contro natura” è dare alla luce i propri figli per poi abbandonarli, trascurarli, essere genitori solo sulla carta, non esserlo nemmeno lì se non vengono riconosciuti.

Un bambino, ognuno di noi lo è stato, non sa nemmeno cosa sia la burocrazia, ma sa riconoscere chi lo ama davvero; un bambino non giudica l’orientamento sessuale dei genitori, ma sa percepire se insieme sono orientati verso la felicità.

                                                                                                                                                                            Elisa

 

bottom of page